ANNO 14 n° 118
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La Viterbese contro
il figlio di Zeman
03/10/2014 - 00:00

Il figlio di Z. è un ragazzo che sembra già troppo vecchio. La faccia piena, i capelli in estinzione, lo sguardo liquido di chi si sente troppo coinvolto in quello che fa. Il figlio di Z. è Karel, Karel Zeman, e domenica siederà sulla panchina lontana dello stadio Enrico Rocchi, alla guida del Selargius, ospite della Viterbese per la quinta giornata del campionato di serie D.

Allenatore, Karel, come il papà Zdenek, e chissà se ci è diventato per passione o soltanto per proseguire la tradizione di famiglia (c'era anche uno zio, Cestmir Vycpalek) o forse per entrambe le ragioni. Di certo il modulo è lo stesso, quel 4-3-3 che espone le squadre dei Z. a clamorose vittorie - l'ultima, paterna, domenica scorsa a San Siro, Inter-Cagliari 1-4 - e fragorose figuracce. Identico pure lo spirito, quello di un calcio spettacolare ma didascalico, dove gli schemi servono ad incastrare l'atleta (e spesso anche l'uomo) affinché contribuisca al raggiungimento dello scopo. Che non è sempre vincere, ma 'vincere segnando un gol più dell'avversario', come da paraculesco aforisma del guru.

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